Quando spegnere lo scaldabagno
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Quando spegnere lo scaldabagno?

Quando spegnere lo scaldabagno? E’ una domanda che tantissimi si pongono per sapere come risparmiare sugli apparecchi che riscaldano l’acqua calda per uso domestico. Ma in molti si chiedono anche “Cosa succede se non spengo lo scaldabagno?; Quando spegnere lo scaldabagno elettrico?; Quando si spegne lo scaldabagno?; Quanto consuma uno scaldabagno sempre acceso?”.

Per tale motivo in questo articolo risponderemo alle domande più frequenti riguardo allo spegnimento dello scaldabagno.

Che cos’è uno scaldabagno?

Parliamo dell’apparecchio più utile che aiuta a soddisfare i bisogni legati all’acqua calda in casa per eccellenza: lo scaldabagno elettrico classico. Si presenta in forma tradizionale come tutti quelli che ognuno possiede nella propria abitazione e funge da sistema che produce e riscalda acqua calda sanitaria. Solitamente questo strumento viene preferito per il suo prezzo economico e la sua semplicità d’installazione. E non solo, le ultime generazioni moderne di scaldabagno offrono anche consumi sulla bolletta ridotti.

Come funziona uno scaldabagno elettrico?

Prima di tutto, uno scaldabagno elettrico è un serbatoio che accumula e riscalda l’acqua. Il funzionamento è semplice: il fluido scorre attraverso l’elettrodomestico e viene riscaldato rapidamente grazie a una resistenza elettrica. In particolare, l’isolamento del dispositivo consente al liquido di mantenere la temperatura impostata. 

E a proposito di temperature, la massima raggiungibile è solitamente di circa 100°C. Ma il tempo per raggiungere questi gradi può variare in base alla stagione e alla posizione geografica. 

Inoltre, i consumi energetici diminuiscono, fino a raggiungere lo zero, esattamente quando il dispositivo raggiunge la temperatura impostata dalla resistenza. Tutto questo indipendentemente dal fatto che il dispositivo rimanga costantemente acceso o venga attivato solo quando serve all’occorrenza. 

Ma c’è una cosa da ricordare: la dispersione termica, se l’elettrodomestico non è sufficientemente isolato, può influire sui consumi energetici.

Quando spegnere lo scaldabagno: la premessa

Come evidenziato dagli esperti del settore, sirotec.it ossia un’azienda che offre un servizio di assistenza scaldabagni a Roma, la corretta manutenzione è fondamentale per garantire il giusto funzionamento dello scaldabagno nel lungo periodo di tempo. Ecco perché è importante tenere lo scaldabagno bene in vita e sapere quando accenderlo e spegnerlo nel momento giusto.

Quando spegnere lo scaldabagno elettrico

Quando spegnere lo scaldabagno? La pratica consigliata prevede l’attivazione dello scaldabagno elettrico solo quando è effettivamente necessario, con successiva disattivazione durante i periodi di inattività. Difatti, lasciare acceso lo scaldabagno per lunghi periodi – come durante la notte-  è sconsigliato. In questo caso, l’utilizzo di un timer per programmare accensione e spegnimento può essere una soluzione efficace.

Quando spegnere lo scaldabagno per risparmiare?

Per ottimizzare il risparmio energetico, consigliamo di spegnere lo scaldabagno quando non è in uso l’acqua calda. E quando attivarlo? Suggeriamo di accenderlo solo durante il tempo necessario per accumulare la quantità desiderata e successivamente spegnerlo di nuovo.

Quando avviene un maggior consumo energetico?

Se il sistema di riscaldamento dell’acqua non è adeguatamente isolato termicamente, la temperatura diminuirà più rapidamente. Di conseguenza, la resistenza entrerà in azione per riportare la temperatura al livello impostato dal termostato. Questo processo richiede del tempo, dopodiché la resistenza si spegnerà una volta raggiunta la temperatura desiderata. Dopodiché si verificherà un successivo calo di temperatura, dando inizio a un nuovo ciclo.

Quindi, chi lascia sempre acceso lo scaldabagno corre il rischio che la resistenza consumi energia per riscaldare l’acqua anche quando non ce n’è bisogno. Ecco l’amara verità: quando l’apparecchio è sempre in funzione può causare un aumento dei consumi energetici e dell’importo della bolletta della luce.

Precisamente al contrario, chi accende lo scaldabagno solo quando è necessario e lo spegne dopo l’uso aiuta la  resistenza a lavorare solo quando serve effettivamente acqua calda. Per cui, quando la persona è fuori casa per lavoro o altri impegni, i consumi energetici saranno ridotti a zero.

Impatto energetico dello scaldabagno sempre acceso

Un prolungato mantenimento dell’acqua a temperatura elevata comporta un aumento del consumo di energia. Sì perché l’utilizzo continuativo dello scaldabagno ha un impatto diretto sul consumo energetico, in quanto la quantità di energia consumata è legata, appunto, alla temperatura interna mantenuta.